L’embrione
1984: non è solo il titolo di un libro di Orwell, ma è l’anno del primo embrione di Jonathan. Ci si ritrova in parrocchia del Suffragio in pochi attorno al parroco, don Erminio De Scalzi, per pensare di mettere su un gruppo che aiuti le famiglie dei disabili.  Si inizia andando nelle famiglie a chiaccherare, a tenere compagnia, a lasciar liberi i genitori di andare a fare la spesa o passare una serata al cinema.

L’associazione
L’anno dopo si fonda l’Associazione. Poi i primi incontri con genitori e figli per Natale. Poi le riunioni mensili. Quindi quelle quindicinali del sabato. Finalmente le vacanze insieme: dapprima in luoghi protetti, poi negli alberghi normali insieme a tutta la gente normale.

Si riceve più di quanto si dà
Come il gabbiano Jonathan si è sforzato di andare aldilà dei propri limiti, così abbiamo cercato di portare i nostri ragazzi, disabili mentali e psichici medio-gravi, aldilà delle loro difficoltà. In molti casi ci sono stati progressi notevoli.

Ma come al solito siamo noi animatori ad andare aldilà, aldilà di noi, proprio per mezzo loro e dei loro genitori.